Semi del Verbo nella storia
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Percorsi biblici e patristici dal primo al quinto secolo
Il cammino della ricerca scientifica comporta un dialogo aperto ad ogni confronto perché la gioia della verità possa essere sempre più il riflesso della luce di Dio, che risplende nell’intelligenza umana.
L’espressione “Veritatem inquirere” è un invito pressante a indagare nella ricerca della verità. Questo permette di conoscere più a fondo come si è espresso un autore o che cosa è racchiuso in una formula, segno – a sua volta – di una cultura e di una forma celebrativa del mistero cristiano.
Il volume invita a sollevare lo sguardo sui primi cinque secoli toccando due argomenti per ogni periodo e riservandone uno per il quinto. E mentre la Presentazione offre il quadro circa la ripresa della collana e il senso della ricerca, la Postfazione invita al confronto tra i contributi dell’Autore e l’ambito specificamente cultuale, con tutto ciò che tale ambito comporta. L’Indice dei Nomi denota un orizzonte molto ampio dei termini della ricerca, e insieme un’occasione per proseguire negli intenti focalizzati e in altri appena accennati.
Nella Veritatis gaudium papa Francesco invita ad assumere una formazione accademica garantita da un «impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi … verso una coraggiosa rivoluzione culturale». E questa potrà avvenire qualora si attivi «una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini». Si tratta in definitiva «non di una sintesi, ma di una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede». Sono parole che invitano a continuare con coraggio e ampiezza di orizzonti culturali nell’impegno del veritatem inquirere.
Enrico dal Covolo, vescovo salesiano, è nato a Feltre (Belluno) il 5 ottobre 1950. Laureato in Lettere classiche nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha perfezionato i suoi studi nel Dipartimento di Scienze Religiose della stessa Università e nell’Istituto Patristico “Augustinianum” di Roma, conseguendo il dottorato in Teologia e Scienze Patristiche. Dal 1986 è stato docente di Letteratura cristiana antica greca (dal 1997 professore ordinario; dal 2010 professore emerito) nella Facoltà di Lettere cristiane e classiche (Pontificium Institutum Altioris Latinitatis) dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, Università nella quale insegna tuttora come docente invitato. Dal 1993 al 2000 è stato Preside-Decano della stessa Facoltà di Lettere. Dal 2000 al 2003 è stato Vice Rettore dell’Università Salesiana, con un particolare incarico per le relazioni esterne, la cura dei Centri collegati e la rivista Salesianum. Il 30 giugno 2010 Benedetto XVI lo ha nominato Magnifico Rettore della Pontificia Università Lateranense, e il 15 settembre dello stesso anno lo ha elevato alla dignità episcopale, assegnandogli la sede titolare di Eraclea. Quattro anni dopo, il 30 giugno 2014, papa Francesco lo ha confermato Rettore della medesima Università ad alterum quadriennium. Come prevedono gli Statuti dell’Università, al termine del doppio mandato ha lasciato il servizio di Rettore, e il 18 dicembre 2018 lo stesso papa Francesco lo ha nominato Assessore nel Pontificio Comitato di Scienze Storiche.