Colaborar en el terreno de la caridad
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- Categoria: Quaderni di Storia della Chiesa
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"Colaborar en el terreno de la caridad". Santa Sede y Comité Internacional de la Cruz Roja entre los siglos XIX y XX
Collaborer sur le terrain de la charité: questa frase da cui è tratto il titolo del libro appare – in forma diversa ma con il medesimo signicato – in tre lettere del 1920 tra la Santa Sede e il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Con queste parole, sia il Comitato che la Segreteria di Stato vaticana definivano il rapporto creatosi tra le due istituzioni durante la Grande Guerra, e che si sarebbe rinnovato di lì a breve.
I rapporti tra la Santa Sede e il Comitato Internazionale della Croce Rossa sono stati poco studiati. Questo libro è frutto di un accurato lavoro incrociato di analisi dei documenti presenti sia nell’archivio del Comitato Internazionale della Croce Rossa a Ginevra, sia negli archivi vaticani. Parte dei documenti consultati sono riprodotti in appendice: si tratta per lo più della corrispondenza tra il Comitato Internazionale della Croce Rossa e la Santa Sede tra il 1863 e il 1930. La ricerca si è concentrata sui motivi dei rapporti tra le due istituzioni, sui loro atteggiamenti e sulle cause e i periodi della loro collaborazione. Nel libro si analizza l’evoluzione della politica vaticana nei confronti del Comitato ginevrino, che partì con una certa cautela mista a sospetto (per l’origine protestante dell’istituzione) fino a giungere, durante gli anni tragici della Prima Guerra Mondiale, a un’intensa ed efficace collaborazione «sul terreno della carità». Lo studio delle relazioni della Santa Sede con il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha permesso un approccio alla politica vaticana da una prospettiva del tutto speciale: quella dell’azione umanitaria in un contesto politico molto vario. Nei settanta anni in cui si snoda il percorso di questa ricerca, infatti, sono inclusi avvenimenti di grande portata storica. Questo è il motivo fondamentale per cui il libro offre un valido contributo alla storia della Chiesa, a quella dei rapporti internazionali e alla storia della Prima Guerra Mondiale.
María Eugenia Ossandón Widow, cilena, nata nel 1968. È laureata in Storia presso la Pontificia Universidad Católica de Chile (Santiago) e ha conseguito il dottorato in Teologia (Storia della Chiesa) presso la Pontificia Università della Santa Croce (Roma). Presso la stessa Università è docente del Dipartimento di Storia della Chiesa. È ricercatrice presso l’Istituto Storico San Josemaría Escrivá a Roma e fa parte del comitato editoriale della rivista dell’Istituto Studia et Documenta. Ha pubblicato diversi articoli su argomenti di storia medioevale e contemporanea.